All'improvviso Macron la pensa come i sovranisti austriaci sui migranti
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All'improvviso Macron la pensa come i sovranisti austriaci sui migranti

Il presidente francese incontra all’Eliseo il cancelliere Kurz e chiede più rimpatri

Kurz e Macron
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18 Settembre 2018 - 10.01


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Si è concluso su posizioni molto vicine l’incontro tra il cancelliere austriaco Sebastian Kurz, presidente di turno dell’Unione europea, e il presidente francese Emmanuel Macron. Come racconta bene sull’Agi.it Veronique Virgilio, centrale il tema dei migranti nel confronto avuto oggi all’Eliseo, a pochi giorni del vertice informale di Salisburgo, in agenda mercoledì e giovedì.

“Appoggiamo pienamente le proposte di Juncker” ha detto Kurz al suo arrivo a Parigi, in riferimento al programma presentato la scorsa settimana dal presidente della Commissione Ue sul rafforzamento dell’agenzia europea di protezione delle frontiere (Frontex) – con 10 mila guardie frontiera a disposizione nel 2020 – e l’apertura di procedure tese a favorire un’immigrazione legale e qualificata.

Il presidente francese concorda anche lui sulla necessità di esercitare “un miglior controllo sugli arrivi e una maggior protezione dei nostri confini”, grazie al rafforzamento di Frontex, ma – ha precisato Macron – nel rispetto dei nostri valori”. Al termine dell’incontro all’Eliseo Kurz ha annunciato “l’organizzazione di un vertice Europa-Africa a dicembre per il quale ci auspichiamo un sostegno dalla Francia. Vogliamo concentrarci sullo sviluppo economico dell’Africa”. Altra prospettiva accolta dal presidente francese che ha sottolineato l’importanza di “un dialogo con i paesi di provenienza e di transito”.

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Rivolgendosi ai partner Ue, da Parigi il cancelliere austriaco ha precisato che “i paesi europei di primo arrivo hanno effettivamente bisogno della solidarietà europea, ma in cambio devono accettare l’aiuto europeo per gestire gli arrivi”.

Dal canto suo Macron ha insistito sulla necessità di “portare avanti la politica dei rimpatri per quanti vengono intercettati in situazione irregolare e non hanno le carte in regola per ottenere l’asilo”. Parole in linea con le conclusioni del vertice europeo di Vienna dello scorso giugno, sulla lotta prioritaria all’immigrazione illegale.

I due leader hanno parlato anche del processo di uscita della Gran Bretagna dall’Ue e Kurz ha sottolineato che l’Unione europea dovrebbe fare “tutto il possibile per evitare una ‘hard Brexit'”. Il cancelliere ha insistito anche sulla necessità di “una forte cooperazione” tra Londra e Bruxelles.

La riunione bilaterale di oggi a Parigi è un’altra tappa del ‘tour’ europeo di Kurz, che si è già confrontato con la cancelliera tedesca Angela Merkel e il primo ministro spagnolo, Pedro Sánchez, per preparare il vertice di Salisburgo. L’Austria, che ha assunto la presidenza di turno del Consiglio Ue lo scorso 1° luglio, punta alla lotta all’immigrazione e al potenziamento della sicurezza in Europa.

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In patria il 32enne Kurz, conservatore del Partito popolare austriaco (OeVP) – vincitore delle legislative di ottobre 2017, governa dallo scorso dicembre con il partito di destra ultranazionalista FPOe – ha già diminuito gli aiuti destinati ai rifugiati. Da luglio sta cercando consensi in Europa per portare avanti la linea dura, già condivisa da Ungheria, Italia e dall’ala destra della coalizione di governo in Germania.

 
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