Nessuna pena per Petra Laszlo, videoperatrice dell’emittente N1TV che – per quel gioco di gambe con cui fece cadere il profugo siriano che fuggiva dalla polizia magiara con il figlio in braccio – non pagherà pena.
La vicenda risale al 2015: così come il video con le immagini di Petra Lazlo che faceva rovinosamente cadere Osama Abdul Mohsen e suo figlio Zaid di 7 anni nei concitati momenti vissuti al confine con la Serbia.
Per quel gesto la Petra Lazlo era stata prima licenziata e poi condannata a tre anni di libertà vigilata per comportamento scorretto.
La Suprema Corte ha motivato l’assoluzione sostenendo che il comportamento della videoperatrice non ha arrecato danno alla comunità. I magistrati hanno aggiunto che era stata la fuga di centinaia di migranti dalla polizia a creare il caos.
Il 2015 è stato un anno difficile lungo la cosiddetta rotta balcanica. Sono state infatti centinaia di migliaia le persone che hanno tentato la fuga dal Medio Oriente e dall’Africa attraverso i Balcani e l’Ungheria.