Trump strappa i bambini dalle famiglie. Per Conte sta facendo un 'lavoro straordinario'
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Trump strappa i bambini dalle famiglie. Per Conte sta facendo un 'lavoro straordinario'

Il premier 'sovranista' prono di fronte allo xenofobo della Casa Bianca. Quello che ruba ai poveri per dare ai ricchi, che parteggia per l'inquinamento e vende armi a tutti

Conte saluta Trump
Conte saluta Trump
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David Grieco Modifica articolo

7 Novembre 2018 - 20.25


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Ieri sera il premier Giuseppe Conte è andato ospite sulla 7 al talk show di Giovanni Floris e abbiamo dovuto purtroppo assistere all’apoteosi dell’inadeguatezza. Dico purtroppo perché questo concetto è stato già esposto da un collega, Alessandro Sallusti, con il quale, a parte la professione, c’è ben poco da condividere.
Il sito online “5 Stelle news” in queste ore saluta entusiasticamente la performance di Giuseppe Conte, asserendo che Conte ha “fatto vergognare” Giovanni Floris. Potrebbero non avere tutti i torti, in fondo. Quando un giornalista si ritrova di fronte un interlocutore che dice enormità, le dice una dietro l’altra a raffica, e non sembra mai provare il minimo imbarazzo, può succedere che il giornalista finisca per provare quel grave imbarazzo che l’interlocutore non percepisce.
Giudicate voi.
Giuseppe Conte ha detto subito che non avrebbe parlato di Donald Trump per “non influenzare le elezioni di Mid Term”. Ieri sera, a quell’ora, i seggi elettorali in America stavano per chiudere. Ma anche se fossero rimasti aperti ancora per una settimana, come diamine fa Giuseppe Conte a pensare di poter in qualche modo influenzare il risultato?! Infatti, in queste ore sul web impazzano le immagini di elettori americani incerti, con la penna sospesa tra le dita, che provano a indovinare come avrebbe votato il premier italiano se fosse stato un loro compatriota.
Ma Giuseppe Conte avrebbe votato per Donald Trump, su questo non c’è il minimo dubbio.
Dopo aver detto che non voleva parlare di Trump, Conte ha infatti subito aggiunto che “Trump in America sta facendo un lavoro straordinario”. Già. Come si può non vedere e non apprezzare lo straordinario lavoro di un presidente che ruba ai poveri per dare ai ricchi, che strappa via i bambini alle famiglie dei migranti, che vende armi anche ai nemici, e che parteggia per l’inquinamento perché a New York “grazie all’inquinamento non fa più il freddo che faceva una volta”?!
In occasione della sua prima uscita pubblica, Giuseppe Conte disse che aveva votato “sempre a sinistra”. Nel nostro paese, in cui l’opportunismo è così radicato da sembrare a qualcuno una specie di virtù, ormai c’è gente che sistematicamente mente, non appena apre bocca. Forse perché, a forza di giravolte, la verità non riesce più a trovarla nemmeno volendo.
Ma l’affermazione più grave di Giuseppe Conte ieri sera a mio avviso è stata un’altra.
Sentendosi assediato da Giovanni Floris, Conte lo ha apostrofato così: “lei sembra un europeo che parla male degli italiani”.
Questa secondo me è la più grave di tutti perché pone su due piani diversi e contrapposti l’essere italiani e l’essere europei, rivelando come un lapsus freudiano la vera intenzione del Governo della Demenza: affondare l’Europa per fare un colossale favore a Donald Trump (e a tanti altri, come Putin e gli sceicchi dell’Arabia Saudita e del Qatar) a spese nostre e di tutti i cittadini europei.
Voglio dire senza giri di parole al signor Giuseppe Conte che io e tanti altri italiani ci sentiamo prima europei e poi italiani. L’Unione Europea è nata da un’idea di uno come noi, che si chiamava Altiero Spinelli e ha saputo progettare gli Stati Uniti d’Europa.
Ma se io e tanti come noi ci sentiamo prima europei e poi italiani, i nostri figli sono già da quasi vent’anni cittadini europei, e sono cresciuti europei. Sono e si sentono uguali a tanti loro coetanei francesi, tedeschi, spagnoli, viaggiano tutti liberamente in Europa, leggono spesso gli stessi libri, ascoltano la stessa musica e purtroppo ancora più spesso si trasferiscono in altri paesi europei perché il nostro è diventato un paese dove l’aria, in senso stretto ma anche metaforico, è diventata irrespirabile.
Ho scoperto che anche lei ha un figlio, signor Conte.
Se non sbaglio, suo figlio ha 10 anni. Le comunico, qualora non se ne fosse accorto, che suo figlio è nato europeo. Come direbbe Totò, si informi.

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