Brexit, mozione di sfiducia più vicina per Theresa May, i Tory sicuri: "la supererebbe"
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Brexit, mozione di sfiducia più vicina per Theresa May, i Tory sicuri: "la supererebbe"

Il governo di Londra nel caos dopo le dimissioni di quattro esponenti dell'esecutivo. Il ministro dell'Ambiente Gove rifiuta l'offerta di diventare ministro per la Brexit al posto di Dominic Raab

Theresa May
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16 Novembre 2018 - 10.48


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Dopo il terremoto che si è abbattuto sul governo britannico, con le dimissioni di due ministri e due sottosegretari contrari all’accordo sulla Brexit, sembra essere sempre più vicino e probabile un voto di sfiducia alla premier Theresa May.
A tutti i componenti del governo britannico è stato chiesto di annullare qualsiasi impegno per oggi e rientrare a Londra. L’invito, che farebbe pensare all’imminente possibilità di un voto sulla sfiducia, non riguarda in realtà ministri e sottosegretari ma soltanto i cosiddetti ‘whip’, figure che nell’ordinamento britannico aiutano a coordinare i lavori parlamentari.
Ad aumentare le tensioni anche la posizione del ministro per l’Ambiente Michael Gove che avrebbe rifiutato l’offerta del primo ministro May di nominarlo ministro per la Brexit, prendendo il posto del dimissionario Dominic Raab. Il diniego sarebbe arrivato dopo che la stessa May non gli avrebbe permesso di rinegoziare l’accordo siglato due giorni fa e che ha gettato nel caos il governo di Londra.
Gove ha detto però di non volersi dimettere. Lo hanno annunciato fonti a lui vicine smentendo le indiscrezioni circolate dopo il suo presunto rifiuto di sostituire Raab al dicastero per la Brexit. L’annuncio ferma l’emorragia di esponenti ‘brexiteers’ dall’esecutivo e delude i conservatori più ultrà nella corrente dei falchi. Mentre dalla presidenza Tory arriva un segnale di rassicurazione: May ha i numeri per “vincere” in caso di mozione di sfiducia alla sua leadership.

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