Con una maggioranza schiacciante, il parlamento sudafricano ha approvato la bozza di emendamento costituzionale sull’esproprio di terreni ai bianchi: lo annuncia il governo sull’account twitter ufficiale, dove scrive: “il report è stato adottato con 209 voti in favore e 91 contrari”.
Da oggi, il parlamento può iniziare a lavorare alla modifica costituzionale più importante dal 1994: il processo si attende lungo e complesso e potrebbe non concludersi prima delle elezioni di aprile. Contro la legge, che prevede l’esproprio di terre ai bianchi senza indennizzo, ha votato il principale partito di opposizione, la Democratic Alliance. Per contestare la riforma era insorto la scorsa estate anche il presidente americano Donald Trump, denunciando “uccisioni di massa di agricoltori bianchi”.
“Fake news” aveva replicato il ministro per le Relazioni internazionali e la cooperazione Lindiwe Sisulu, diffondendo i suoi dati sulla proprieta’ fondiaria nel Paese: “Il 72 per cento della terra è proprietà di bianchi, il 15 di coloured, il 5 di indiani, il 4 di africani; questo in un Paese dove i bianchi costituiscono l’8,9 per cento della popolazione, i coloured l’8,9, gli indiani lo 0,2 e gli africani il 79,2”.