Dopo ore convulse il lieto fine: andrà in Spagna la nave della Ong Open Arms che ha salvato al largo della Libia oltre 300 migranti, tra cui una donna e un neonato che avevano bisogno di cure mediche e che sono state sbarcate a Malta.
Le autorità di Madrid hanno gia’ indicato a Open Arms il porto dove sbarcare.
La cronaca di una giornata difficile
È stato prelevato con un elicottero della Guardia Costiera maltese il piccolo Sam, nato il 19 dicembre su un gommone con a bordo 307 migranti recuperati dalla Ong Proactiva Open. Nella notte Open Arms aveva lanciato un appello su twitter in cui pregava Malta di accogliere Sam e la madre.
Ovviamente quella per Sam è stata un’eccezione: gli altri 300 migranti a bordo della nave sono rimasti fuori, e Open Arms non trova un porto sicuro in cui farli sbarcare, specie dopo che anche Matteo Salvini ha ribadito la sua politica dei porti chiusi.
Nei giorni scorsi l’ong, che ha pubblicato su Facebook l’immagine della giovane donna e del suo piccolo avvolto in una coperta e in un giubbotto, ha salvato 307 persone da tre imbarcazioni diverse alla deriva e si attende ora l’indicazione di un porto sicuro dove poter sbarcare i migranti.
“L’odissea non finisce qua – aveva scritto Oscar Camps, fondatore di Proactiva – dobbiamo salvare la vita di questo piccolo. Nel Mediterraneo non c’è Natale, come è evidente si continua a partire”.
Al fin evacuamos hoy a Sam y a su madre Sali, a un hospital de Malta. pic.twitter.com/iVFGrPKnOH
— Oscar Camps (@campsoscar) 22 dicembre 2018
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