Mentre le Ong sono state messe nell’impossibilità di muovere un dito, mentre c’è il forte sospetto che mercantili e navi private, per paura di restare bloccate per giorni e settimane davanti ai porti in attesa di autorizzazioni che non arrivano, fanno finta di non sentire gli sos dei naufraghi, si continua a morire.
Dall’inizio del 2019, 83 migranti e rifugiati hanno perso la vita nel Mediterraneo mentre tentavano di giungere in Europa. Lo rivelano gli ultimi dati resi noti a Ginevra dall’Agenzia delle Nazioni Unite per la migrazione (Oim).
Gli 83 decessi registrati sulle tre rotte principali del Mediterraneo dal 1 al 16 gennaio scorso, sono invece in calo rispetto ai 199 dello stesso periodo 2018.
C’è da dire, però, che si sono state molte segnalazioni di imbarcazioni partite e poi mai arrivate; ossia morti sottratti al conteggio ufficiale.
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