Una brutta notizia: l’ex presidente brasiliano Lula ha lasciato il carcere questa mattina presto per assistere ai funerali del nipotino Arthur morto a sette anni di meningite. Il capo storico della sinistra brasiliana ha lasciato sotto scorta la sua cella della prigione Curitiba dove sconta una pena di 12 anni per corruzione, con un elicottero prima di imbarcarsi su un aereo per San Paolo, a 400 chilometri.
E’ la seconda volta che Lula esce di prigione. A novembre, aveva lasciato per alcune il carcere per recarsi ad un interrogatorio a Curitiba. Il bambino è deceduto ieri mattina, in un ospedale nei pressi di San Paolo. Era stato due volte a trovare il nonno nella sua cella di Curitiba.
Lula “è molto triste e dice che non si era mai aspettato una notizia del genere”, ha spiegato ai giornalisti la presidente del Partito dei Lavoratori di Lula, Gleisi Hoffmann. “E’ abbattuto, ha pianto molte volte, abbiamo tentato di consolarlo”.
Ancora una volta, uno dei figli del presidente Jair Bolsonaro, il deputato Eduardo, ha innescato la polemica, criticando l’autorizzazione concessa a Lula. “Lula è un detenuto comune. Quando un parente di un altro prigioniero muore, che questo viene scortato dalla polizia federale per andare alle esequie?”, si è domandato su Twitter. “L’autorizzazione di uscita temporanea di Lula è assurda”, ha aggiunto.