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“Aveva paura che suo marito potesse amare la neonata più di quanto amasse lei”, questo il movente di cui è stata accusata una donna ucraina – rea di aver ucciso la sua neonata di 3 settimane – la cui identità al momento non è stata resa nota per motivi di privacy.
Secondo una prima ricostruzione la giovane – che ora si trova in galera – avrebbe ucciso la piccola nella loro casa a Rivne, in Ucraina, approfittando del fatto che il papà della bambina era uscito un momento per gettare la spazzatura.
Al suo ritorno, il 26enne, dopo aver visto la compagna sporca di sangue e in stato di shock, si è precipitato nella camera da letto dove ha trovato la neonata esanime. Inutile la chiamata dei soccorsi.
Secondo una prima ricostruzione la giovane – che ora si trova in galera – avrebbe ucciso la piccola nella loro casa a Rivne, in Ucraina, approfittando del fatto che il papà della bambina era uscito un momento per gettare la spazzatura.
Al suo ritorno, il 26enne, dopo aver visto la compagna sporca di sangue e in stato di shock, si è precipitato nella camera da letto dove ha trovato la neonata esanime. Inutile la chiamata dei soccorsi.
Un raptus immotivato. Quando la polizia è arrivata sul luogo, ha trovato l’arma del delitto nel lavandino della cucina, ancora coperto del sangue della neonata. Anton Kruk, portavoce degli agenti impegnati nelle indagini, ha confermato che la piccola è deceduta a causa di una profonda ferita alla gola; la madre, d’altro canto, non ha saputo spiegare perché abbia fatto una cosa del genere.
“È successo tutto in pochi minuti. Mentre mio figlio si era allontanato per portare fuori la spazzatura, lei ha afferrato un coltello da cucina e ha tagliato la gola di mia nipote, che tutti amavamo immensamente. La mamma invece era solo gelosa delle attenzioni che tutti avevano nei suoi confronti. Soprattutto aveva paura che il marito potesse amare la bambina più di quanto amasse lei”, spiegano e autorità a una tv locale.
“È successo tutto in pochi minuti. Mentre mio figlio si era allontanato per portare fuori la spazzatura, lei ha afferrato un coltello da cucina e ha tagliato la gola di mia nipote, che tutti amavamo immensamente. La mamma invece era solo gelosa delle attenzioni che tutti avevano nei suoi confronti. Soprattutto aveva paura che il marito potesse amare la bambina più di quanto amasse lei”, spiegano e autorità a una tv locale.
La salute mentale compromessa. La 21enne pare soffrisse anche di disturbi psichici: lo scorso novembre aveva sofferto di meningoencefalite, un’infiammazione del cervello, che secondo i medici potrebbe aver influito sulla sua salute mentale.
Così si è sottoposta ad un trattamento in una struttura psichiatrica da cui è stata dimessa lo scorso 3 marzo, appena pochi giorni dopo il parto.
Così si è sottoposta ad un trattamento in una struttura psichiatrica da cui è stata dimessa lo scorso 3 marzo, appena pochi giorni dopo il parto.