Theresa May ha aperto un compromesso con il leader dei Labour Jeremy Corbyn per trovare una proposta di accordo condiviso sulla Brexit per ottenere la tanto agognata maggioranza in Parlamento. La premier britannica vuole a tutti i costi evitare il No Deal, che sarà inevitabile se entro il 12 aprile il Regno Unito non presenterà o una nuova proposta di accordo oppure non farà richiesta di proroga motivata all’Ue per almeno un altro anno, o anche due.
In ogni caso, anche per discutere di un nuovo accordo, la May ha dichiarato che crede sia necessaria un’ulteriore proroga, che lei chiama “breve rinvio”, nella prospettiva di un’uscita ordinata entro il 22 maggio.
Il discorso di Theresa May è giunto dopo una riunione fiume del governo, con aspettative da resa dei conti, per decidere il da farsi dopo il flop ai Comuni di tutte le opzioni parlamentari di piano B sulla Brexit (dall’uscita soft al referendum bis) seguita alle tre bocciature dell’accordo proposto dalla stessa premier Tory.
Intanto i leader europei continuano a voler evitare il caos di una Brexit senz’accordo, ma sta aumentando la preoccupazione che concedere al Regno Unito una proroga più lunga ponga rischi e risolva ben poco. Ad affermarlo è una fonte dell’esecutivo Ue, mentre mancano meno di due settimane alla nuova data del divorzio e i deputati britannici restano nell’impasse su quale tipo di separazione vogliano.
Theresa May: "sì a un rinvio della Brexit per un accordo condiviso con Corbyn"
La premier britannica ha intenzione di chiedere un breve rinvio, fino al 22 maggio, per stipulare un accordo con l'opposizione che ottenga la maggioranza in Parlamento
globalist Modifica articolo
2 Aprile 2019 - 18.01
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