Come dice il detto (falsamente attribuito a Goebbles mentre non è suo): una menzogna ripetuta più volte diventa verità.
E adesso Frontex deve smentire di aver documentato la minima “collusione” tra Ong e trafficanti nei suoi rapporti di novembre e dicembre 2016, come sostenuto dal ministro dell’Interno francese, Christophe Castaner.
Contattata da France Info dopo il clamore suscitato in Francia dall’uscita a sorpresa del titolare dell’Interno fedelissimo di Emmanuel Macron – che al termine del G7 di Parigi, venerdì scorso, dichiarò che le Ong possono essere state in alcuni casi “complici” dei trafficanti, allineandosi così alle posizioni del vicepremier Matteo Salvini – Frontex riconosce alcune chiamate partite da telefoni satellitari, ma sempre in direzione dei guardacoste italiani e mai delle Ong. Chiamate che sarebbero state fatte dagli stessi migranti in pericolo, su ordine dei trafficanti.
Secondo Frontex, Castaner si riferisce, in particolare, non a due bensì a un “rapporto confidenziale” svelato dal Financial Times nel 2016 e in cui, secondo il giornale britannico, veniva evocata una “collusione” tra Ong e trafficanti.
Informazioni smentite già’ all’epoca dall’agenzia europea per il controllo delle frontiere esterne, tanto da indurre il Financial Times a pubblicare una rettifica.