Si indaga per disastro colposo, Notre Dame rimasta quasi mezz'ora senza soccorsi
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Si indaga per disastro colposo, Notre Dame rimasta quasi mezz'ora senza soccorsi

Partiti gli interrogatori dei dipendenti del cantiere. Ai restauri partecipavano cinque società

L'interno di Notre Dame dopo il rogo
L'interno di Notre Dame dopo il rogo
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17 Aprile 2019 - 07.13


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Proseguono le indagini per risalire alle ragioni del terribile rogo che ha causato il crollo del tetto e della guglia di 45 metri. Le cause dell’incendio sono “potenzialmente legate” ai lavori di ristrutturazione in corso.La magistratura parigina, che ha aperto un’indagine per disastro colposo causato da incendio, ha escluso le ipotesi dolose: “Niente va nella direzione di un atto volontario”, ha riferito il procuratore di Parigi, Rémy Heitz.

La pista che seguono gli inquirenti è quella dell’incendio accidentale nato dal progetto di ristrutturazione sul tetto della cattedrale: nella notte i magistrati dell’ufficio della procura di Parigi hanno già sentito gli operai che lavoravano all’appalto. Heitz ha riferito inoltre che ai restauri stavano partecipando “cinque società” e che stamani sono iniziati gli interrogatori dei dipendenti di queste aziende. Ieri, nel cantiere della cattedrale, erano presenti “quindici operai”. Si iniziano a delineare i dettagli di ciò che è accaduto nel tardo pomeriggio del 15 aprile, quando l’incendio è iniziato: “C’è stata una prima allerta alle ore 18:20, seguita da un sopralluogo per sedare i dubbi”, ha spiegato Heitz, sottolineando che inizialmente non era stato riscontrato nulla di anomalo. Il magistrato ha aggiunto che c’è stata poi una “seconda allerta alle 18:43. A quel punto, il fuoco è stato riscontrato al livello della struttura. Nel frattempo – ha concluso – la chiesa era stata evacuata perché una messa era cominciata poco prima”.

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“Tutte le procedure di sicurezza sono state rispettate”, ha assicurato Julien Le Bras, uno dei responsabili dei lavori in corso sulla cattedrale, parlando all’emittente BFMTV. “Tutto quello che posso dire al momento -spiega Le Bras- è che, quando è cominciato l’incendio, nessun dipendente della mia azienda era presente sul posto. Tutte le procedure di sicurezza sono state rispettate”, aggiunge, evidenziando che tutti i dipendenti della società collaborano all’inchiesta “senza alcuna riserva”.

In questa fase dell’indagine, ha detto il procuratore, viene privilegiata la pista dell’incidente.Ma gli accertamenti sul caso si preannunciano lunghi e delicati: ci vorrà tempo prima che le circostanze di come sia scoppiato l’incendio siano chiarite.

Secondo i primi elementi, è proprio nel tetto di Notre-Dame de Paris che l’incendio sarebbe iniziato, poco prima delle 19:00 di ieri l’ipotesi di un incendio accidentale partito dal cantiere sul tetto della cattedrale “attira l’attenzione degli inquirenti allo stato delle indagini”, ha confermato una fonte.

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Il tetto, appunto: un luogo molto difficile da raggiungere, circondato da impalcature, nel cuore di un vasto progetto di ristrutturazione avviato nell’estate del 2018. Ma l’incendio ha distrutto proprio questa parte della cattedrale e non sarà facile trovare prove materiali per cercare di spiegare l’origine del rogo. Il portavoce del monumento ha detto comunque che, al momento dello scoppio delle fiamme, intorno alle 18:30, tutti gli operai avevano lasciato il sito. Ai lavori partecipano oltre una decina di aziende che operano sotto la responsabilità della sovrintendenza architettonica dei monumenti storici e dello Stato, proprietario della cattedrale. Gli addetti saranno tutti interrogati a lungo per cercare di capire se un errore umano possa essere all’origine della tragedia.

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