Come in una fiaba un miliardario pagherà i debiti di tutti gli studenti di unʼuniversità americana
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Come in una fiaba un miliardario pagherà i debiti di tutti gli studenti di unʼuniversità americana

Durante il discorso per salutare i neolaureati del college di Morehouse, è arrivato lʼannuncio a sorpresa. Si tratta di una donazione di 40 milioni di dollari

Robert F. Smith
Robert F. Smith
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20 Maggio 2019 - 15.13


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Un regalo ricco e inaspettato per gli studenti afroamericani del college Morehouse di Atlanta, Stati Uniti: Robert F. Smith, l’imprenditore di colore più ricco del mondo, nel suo saluto ai neolaureati ha annunciato che pagherà i debiti di tutti gli iscritti all’istituto. La cifra della donazione è di 40 milioni di dollari e permetterà ai giovani di programmare il proprio futuro senza rate da pagare.
“In nome delle otto generazioni della mia famiglia che hanno vissuto in questo paese, metterò un po’ di benzina nel vostro autobus”. L’annuncio del miliardario e filantropo ha spiazzato tutti gli universitari, che hanno accolto l’offerta con un boato seguito da applausi scroscianti. Il college ha annunciato che si tratta della più grande donazione della storia in favore dei suoi studenti e che, grazie alla generosità dell’imprenditore, sono arrivati anche 1,5 milioni di dollari per acquistare nuovi strumenti e attrezzature per l’insegnamento. 
Non è la prima volta che Robert Smith si rende famoso per le sue donazioni. Gestisce la Vista Equity Partners, un fondo di investimento attivo nel settore tecnologia e software ed ha un patrimonio di circa 45 miliardi di dollari netti. Sin dagli esordi della sua attività imprenditoriale è sempre sceso in campo in difesa della popolazione afroamericana e delle classi disagiate, spesso finanziando attività culturali e progetti legati al mondo dell’istruzione. D’altronde, il suo motto parla chiaro: “Sono qui per dimostrarti che vali”. 
Aaron, studente neolaureato di 22 anni, ha spiegato ai reporter di Ap che “avrei dovuto pagare i miei 200.000 dollari di debito in 25 anni. Dopo l’annuncio il mio cuore è esploso, ho capito che non passerò la mia vita mangiando al discount. Viviamo in 8 in casa e per 4 anni ho diviso con mia nonna le rate del mio debito, in modo da arrivare oggi alla laurea”.
I costi eccessivi delle rette universitarie hanno infatti assunto in America le dimensioni di un’emergenza nazionale: al fine di garantirsi un buon grado di istruzione, gli studenti sono spesso costretti a richiedere mutui da pagare in 10, 20 o addirittura 30 anni, detraendoli dai guadagni derivanti dal lavoro post-universitario. Si tratta di una pressione economica tale che, secondo le rilevazioni effettuate negli Stati Uniti, uno studente indebitato su tre non riesce a sostenere le spese dopo la laurea, spesso rinunciando a mettere su famiglia o a comprare una casa. 
Il sistema dei prestiti è poi entrato in crisi con la diminuzione delle offerte di lavoro, che ha portato molti studenti a decidere di non iscriversi nemmeno all’università. Una prospettiva inaccettabile per Smith, che ha dichiarato: “Il luogo in cui vivi non dovrebbe determinare il modo in cui sei educato. Quale sia la tua scuola non dovrebbe determinare in che modo studi. L’opportunità di essere istruiti dovrebbe essere solo determinata dalla grandezza del tuo intelletto, dal coraggio nella tua creatività e dalla tenacia che ti permette di superare le aspettative che non erano abbastanza alte”.

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