Un frutto tropicale ogni anno "fa strage" in India: in pochi giorni morti decine di bimbi
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Un frutto tropicale ogni anno "fa strage" in India: in pochi giorni morti decine di bimbi

In uno stato nel Nord dell'India negli ultimi 10 giorni almeno 31 bambini sono morti, tra atroci sofferenze.

Frutto tropicale velenoso
Frutto tropicale velenoso
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13 Giugno 2019 - 08.27


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l bilancio si aggrava ora dopo ora, giorno dopo giorno. In uno stato nel Nord dell’India negli ultimi 10 giorni almeno 31 bambini sono morti per encefalite acuta. Altri 40 minori, con  sintomi analoghi, sono ricoverati in terapia intensiva. Le indagini avrebbero appurato che i problemi cerebrali sarebbero collegati a una sostanza tossica contenuta nel frutto tropicale del lici.

I ricoveri e i decessi sono stati segnalalti in due ospedali dello stato di Bihar, a Muzaffarpur. Ogni anno, in coincidenza con la stagione del lici, in India si sviluppano epidemie simili, a partire dal 1995. La malattia nel 2014 aveva causato addirittura 150 vittime.

La maggior parte dei decessi,  24, sono avvenuti all’ospedale universitario Sri Krishna, altri sette in un ospedale privato: la causa della morte è stata un’infiammazione cerebrale acuta, come ha confermato ai media locali il dottor Ashok Kumar Singh. La maggior parte dei bambini era ipoglicemica, ha aggiunto il medico. “Le autorità sanitarie raccomandano alla popolazione di prestare attenzione ai propri figli quando la temperatura diurna supera i 40 gradi”. Nel 2015, le autorità sanitarie locali hanno chiesto ai genitori di garantire ai propri figli un pasto serale e limitare loro il consumo di lici.

Il lici, litchi, o lytchee, è una pianta tropicale e subtropicale originaria della Cina meridionale e del Sud-Est Asiatico, oggi coltivata in molte parti del mondo. Il frutto fresco ha una polpa bianca, delicata e profumata. Ricercatori in passato hanno confermato che una sostanza chimica presente nel lici è la causa di una malattia del cervello, che da anni sta uccidendo i bambini indiani nel Muzaffarpur.

I casi vengono segnalati infatti regolarmente proprio nei mesi di maggio e giugno tra bambini malnutriti, residenti vicino alle piantagioni, durante il periodo del raccolto. I danni riportati al cervello – secondo i medici  e i ricercatori che hanno studiato il caso in passato – dimostrano però che non è mai  la malnutrizione la sola causa della malattia, ma anche una tossina.

Nello studio portato a termine da un gruppo di virologi del Christian Medical College in India, e pubblicato su Current Science, viene evidenziato come il metilciclopropano rilevato nella frutta provochi encefalopatia da ipoglicemia nei bambini con bassi livelli di zucchero nel sangue. La malattia provoca convulsioni, coma e poi la morte tra atroci sofferenze. 

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