La polizia indiana ha recuperato il corpo di Chanchal Lahiri, un mago che si faceva chiamare Mandrake, annegato in un fiume nel tentativo di imitare il famoso illusionista Harry Houdini. Domenica, come riferisce il Guardian, il 42enne era stato calato nelle acque del fiume Hooglhly, vicino Calcutta, legato mani e piedi con una catena e delle corde.
Aveva annunciato che si sarebbe slegato e avrebbe nuotato fino a riva: “Se posso aprirla, allora sarà magia, ma se non ci riesco, allora sarà una tragedia”. Questo il suo annuncio alla folla che si era radunata per assistere allo spettacolo e che non ha potuto evitare l’esito nefasto dell’esperimento magico.
La famiglia lo attendeva su una barca ma l’uomo è stato trascinato via dalla corrente e il suo cadavere è stato ritrovato, ancora legato, un chilometro più a valle. Secondo Sumit Kharbanda, presidente della Fratellanza Indiana dei Maghi, Mandrake aveva inscenato lo stesso spettacolo di magia, con successo, diverse volte: “Si esercitava in piscine e fiumi. Tutti i trucchi di magia devono essere perfetti e ci vuole molta pratica, ma anche con l’impegno, le cose possono andare male. Era uno spettacolo molto pericoloso, non so se sia stata una questione di respirazione o non sia stato in grado di liberarsi dalle catene”.