Malta ha dato l’autorizzazione alla nave Alan Kurdi di entrare nel porto dell’isola e di far sbarcare i 40 migranti a bordo, che verranno ridistribuiti tra vari Stati Membri dell’Ue secondo quanto disposti dalla Commissione Europea. Lo ha annunciato con un tweet nella tarda serata di sabato il premier maltese Joseph Muscat.
Un video diffuso dal profilo tedesco della Ong Sea Eye mostra Barbara Held, la capo missione della Alan Kurdi, spiegare ai migranti – in francese – la situazione: “Volevo dirvi che presto sbarcherete a Malta e andrete in diversi paesi europei”. Queste parole sono accolte con urla di gioia da parte degli uomini sballottati per giorni lungo il Mediterraneo.
Beinahe wären sie alle gestorben. Jetzt feiern sie das Leben. Mögen Sie in ihrer neuen Heimat offene Arme und Herzen finden.
Am Sonntagvormittag werden sie die #AlanKurdi verlassen.
„Dies ist der Tag, den der Herr macht; lasst uns freuen und fröhlich an ihm sein.“ pic.twitter.com/u6uLGDrms6
— sea-eye (@seaeyeorg) 3 agosto 2019
E infatti da parte della Ong arriva un durissimo attacco verso l’Italia: “L’Italia ha completamente abbandonato le sue responsabilità umanitarie – dice il portavoce Gorden Isler in un tweet – Il comportamento di Malta è stato conforme alle leggi internazionali, quello dell’Italia un disastro”.
#Malta‘s rapid decision and aid only seem so humane because Italy has completely abandoned its humanitarian #responsibility. Malta’s behaviour is normal and correlates with international laws. #Italy‘s behaviour is a disaster.#AlanKurdi #saveLives
— Gorden Isler (@gorden_isler) 3 agosto 2019
Isler aveva precedentemente scritto un altro tweet in tedesco rivolto a Matteo Salvini in persona: nel tweet è stata condivisa la foto di un bambino di 4 anni, chiamato Djokovic (in onore del campione di tennis), ferito da un’arma da fuoco in Libia. “Dovremmo riportarlo laggiù?” si chiedeva Isler, facendo riferimento al divieto di ingresso in acque italiane firmato da Salvini a stretto giro dalla notizia del salvataggio, avvenuto giovedì. Oltre Djokovic, a bordo ci sono due donne, di cui una incinta, un neonato e un altro bambino, provenienti da Nigeria, Costa d’Avorio, Ghana, Mali, Congo e Camerun.
Das sind die Menschen vor denen Italien von @matteosalvinimi beschützt werden muss. Sein Name ist Djokovic (4), nach einem europäischen Tennisspieler. In Libyen erlitt er eine Schusswunde. Dorthin sollten wir ihn zurückbringen?
Wir bringen ihn jetzt nach Malta. #saveLives pic.twitter.com/cw9Dmg9C7i
— Gorden Isler (@gorden_isler) 2 agosto 2019
Nel frattempo, un’altra nave, la Open Arms, della ong spagnola Proactiva, è in cerca di un porto di approdo, dopo il diniego di ingresso opposto dalle autorità italiane. La nave trasporta 124 migranti recuperati al largo delle coste libiche.
Argomenti: matteo salvini