Se dobbiamo credere ai sondaggi, l’arroganza al potere ha successo solo finché non succedono catastrofi: lo ha dimostrato Salvini, che dall’8 agosto – giorno in cui ha aperto la crisi di governo più surreale della storia repubblicana – ha perso 5 punti percentuali, non è da meno Jair Bolsonaro, che mentre continua a sminuire il problema dell’Amazzonia che sta andando in fiamme, agli occhi del mondo e dei suoi stessi elettori perde sempre maggiore credibilità e consenso: la percentuale di disapprovazione del capo di Stato brasiliano è passata da febbraio ad oggi dal 28,2% al 53,7%, secondo un sondaggio dell’Istituto Cnt/Mda.
Idem per la politica del suo governo che ha perso dieci punti in sei mesi per attestarsi al 29,4% contro il 38,9% di febbraio. Il rilevamento è stato realizzato dal 22 al 25 agosto.
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