Fratoianni: "Il rapporto dell'Onu sulla Libia dimostra le violazioni dei diritti umani"
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Fratoianni: "Il rapporto dell'Onu sulla Libia dimostra le violazioni dei diritti umani"

Il deputato di Leu: "Implacabile ed oggettivo atto di accusa per tutte le violazioni dei diritti umani e della dignità delle persone di cui si sono macchiate e si stanno macchiando le autorità libiche"

Un centro per detenzione migranti in Libia
Un centro per detenzione migranti in Libia
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13 Settembre 2019 - 14.32


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Guardia Costiera complice dei trafficanti. Altro che Ong: il nuovo rapporto del segretario generale dell’Onu sulla Libia, reso noto oggi da Avvenire, e che è sul tavolo dei giudici del Tribunale Internazionale dell’Aja è un documentato, implacabile ed oggettivo atto di accusa per tutte quelle violazioni dei diritti umani e della dignità delle persone di cui si sono macchiate e si stanno macchiando le autorità libiche, la cosiddetta Guardia Costiera libica e le varie milizie nei confronti dei profughi e dei migranti, moderni schiavi del 3º Millennio. Non avevamo dubbi sul fatto che la realtà fosse questa. La nostra denuncia pubblica è nota da tempo”.

Lo afferma Nicola Fratoianni di Sinistra italiana dopo il rapporto choc dell’Onu sulle autorità e sulle forze di polizia libiche che vendono migranti ai trafficanti, operando violenze sessuali e no, stupri, sparizioni di massa.
“Ora chi ha permesso in Europa e anche nel nostro Paese – prosegue il parlamentare di Leu – che tutto questo avvenisse in questi anni ne dovrà essere responsabile di fronte alla propria coscienza, all’opinione pubblica e nelle aule di giustizia internazionale. “
“Alla politica italiana e al nuovo governo spetta invece il compito di fare subito una netta svolta nel rispetto dei diritti umani e delle norme internazionali, annullando gli accordi e i memorandum sottoscritti dai precedenti governi – conclude Fratoianni – e facendo entrare nei propri porti le navi con i naufraghi a partire dalla Ocean Viking, che non può rimanere in mezzo al mare”.

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