Orban fa le veci di Salvini e attacca il Conte bis: "Governo separato dal popolo"
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Orban fa le veci di Salvini e attacca il Conte bis: "Governo separato dal popolo"

Il premier ungherese sciorina tutti i luoghi comuni dell'estresma destra: invasione dei migranti, giornalisti di sinistra, valori cristiani a rischio

Giorgia Meloni e Viktor Orban
Giorgia Meloni e Viktor Orban
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21 Settembre 2019 - 15.22


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I soliti luoghi comuni sovranisti da un estremista di destra che ha fatto la sua fortuna con frasi fatte, fake news e cavalcando le paure: “Dal 2015 cominciò l’invasione dei migranti: almeno nove su dieci di loro non avevano il diritto di entrare”.
Lo afferma il premier ungherese Viktor Orban, partecipando alla festa Atreju 2019. “La sinistra utilizza l’immigrazione, importa dei votanti, pensa che l’Europa debba lasciare alle spalle la tradizione cristiana e debba entrare in una fase post-cristiana. Dietro l’immigrazione – prosegue – c’è un business di chi aiuta gli scafisti e muove tantissimi soldi. Noi, dai tempi del 2015, ci siamo alleati per andare controcorrente”.
Non posso sopportare l’idea che i migranti sostituiscano i bimbi non nati”. Lo afferma il premier ungherese Viktor Orban, partecipando alla festa Atreju 2019. “Abbiamo il diritto di difendere la nostra libertà cristiana, di difendere quanto fatto negli ultimi 2000 anni: questo – aggiunge – è un nostro principio”.

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Governo separato dal popolo
“In Italia il governo si è separato dal popolo. Sta prendendo piede una nuova offensiva della sinistra”. Lo ha detto il premier ungherese Orban alla festa di Atreju, rilevando che arrivano “nuovi leader, vecchi quadri come Renzi e Gentiloni”.
Attacco ai giornalisti
Per Viktor Orban “i giornalisti europei sono di sinistra, socialisti e liberali…”. Il premier ungherese lo dice parlando alla festa di Atreju. “Se potessero votare solo i giornalisti in Europa, la sinistra – ha aggiunto – vincerebbe col 90%”.
Esiste una “dittatura del politicamente corretto”, se un leader politico dice certe cose “il giorno dopo viene attaccato dalla stampa. In Ungheria non ho questo problema, chiaro che certa stampa scriverà `che discorso fascista che ha fatto’. Ma altri scriveranno `ha fatto un discorso stupendo’. E la gente potrà farsi un’opinione”.

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