Il Centro Astalli: "Nei sei anni dopo Lampedusa altri 18mila morti nel Mediterraneo, si fermi l'ecatombe"
Top

Il Centro Astalli: "Nei sei anni dopo Lampedusa altri 18mila morti nel Mediterraneo, si fermi l'ecatombe"

Il Centro torna a chiedere alle istituzioni di fare giustizia per quel numero impressionante di persone, donne, bambini e uomini, morti in mare nel tentativo di raggiungere l'Europa"

Migranti
Migranti
Preroll

globalist Modifica articolo

3 Ottobre 2019 - 17.59


ATF

In occasione della Giornata nazionale per le vittime dell’immigrazione, che cade il 3 ottobre – anniversario della strage di Lampedusa – il Centro Astalli è tornato a chiedere a gran voce “neanche più un morto nel Mediterraneo: chiediamo alle istituzioni nazionali ed europee di fermare l’ecatombe di migranti in mare”. 
“Fare memoria – annota – è atto dovuto. A sei anni dal terribile naufragio, avvenuto nella notte del 3 ottobre davanti alle coste di Lampedusa in cui persero la vita 368 migranti, fare memoria e mantenere vivo il ricordo di quel tragico giorno e dei tanti altri che ne sono seguiti è atto dovuto”.
“Da allora, infatti, – osserva ancora il Centro Astalli – oltre 18mila persone sono morte in mare nel tentativo di raggiungere l’Europa per chiedere asilo. Un numero impressionante di bambini, donne e uomini, relegati troppo spesso all’oblio della nostra indifferenza. Sia priorità mettere in atto vie legali per garantire accesso alla protezione e sconfiggere così il traffico di esseri umani. Sia priorità il salvataggio in mare delle persone, come previsto da convenzioni internazionali e diritti umani, troppo spesso calpestati con norme demagogiche contro la solidarietà. Siano priorità politiche strutturali e di lungo periodo che permettano di preparare i territori ad un’accoglienza diffusa di richiedenti asilo e rifugiati. Sia priorità, contro ogni semplificazione, affrontare il tema della migrazione nelle sue diverse componenti con responsabilità e lucidità, non strumentalizzandolo o banalizzandolo, eliminando i discorsi di odio, razzismo e xenofobia”.

Leggi anche:  Migranti, assolto l'equipaggio della nave Iuventa: l'accusa era di favoreggiamento all'immigrazione clandestina
Native

Articoli correlati