Parole gravissime che significano il tentativo di cancellazione dell’identità curda nel Rojava e, di fatto, considerare l’occupazione del nord della Siria un fatto non transitorio ma qualcosa di definitivo: “La Turchia ha portato il fardello dei rifugiati siriani per otto anni, ma non può più farlo”, e per questo intende trasferire nel nord della Siria almeno 2 milioni di profughi dal suo territorio.
Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan in una conferenza stampa all’aeroporto Esenboga di Ankara prima di partire per Sochi, per l’incontro con il presidente russo Vladimir Putin per discutere della situazione in Siria.
“Abbiamo speso 40 miliardi di dollari (per i rifugiati, ndr), ma l’Ue non ha mantenuto le promesse. L’Ue ha dato finora solo circa 3 miliardi di euro, e non a noi ma alle ong come la Mezzaluna Rossa”, ha aggiunto Erdogan.
Ovviamente si tratta di menzogne. Ma il Sultano vuole legittimare l’occupazione permanente del nord della Siria
Il piano di Erdogan per cancellare i curdi: "Nel Rojava 2 milioni di rifugiati dalla Turchia"
Il Sultano ipotizza che la zona cuscinetto possa diventare un luogo dal quale cacciare in maniera permanente i curdi.
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22 Ottobre 2019 - 09.02
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