Vendute dal Regno Unito alla Turchia le armi chimiche usate per sterminare i curdi
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Vendute dal Regno Unito alla Turchia le armi chimiche usate per sterminare i curdi

Lo rivela un articolo del The Times: dalle prove raccolte sui luoghi degli attacchi è stato possibile risalire alla provenienza

Un bambino colpito da un attacco chimico a base di fosforo
Un bambino colpito da un attacco chimico a base di fosforo
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28 Ottobre 2019 - 17.13


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Un articolo del Times ha posto il sospetto che il Regno Unito abbia venduto fosforo bianco alla Turchia, a meno a quanto risulta dalle prove raccolte nei siti in cui ci sono stati degli attacchi chimici contro la popolazione curda (attacchi vietati dal diritto internazionale ma che la Turchia continua a negare, nonostante le prove evidenti come le foto di bambini ustionati). 
Secondo l’articolo, ci sarebbero prove che collegano il Regno Unito ad almeno 70 licenze di esportazione per prodotti militari verso la Turchia negli ultimi vent’anni. Il collegamento si unisce al fatto che è possibile, dalle prove raccolte nei siti degli attacchi, risalire al paese di origine delle armi utilizzate. 
L’articolo riporta le dichiarazioni di Hamish de Bretton Gordon, un ex comandante del ‘Joint Chemical, Biological, Radiological and Nuclear Regiment’ dell’esercito inglese, che si occupa proprio della detenzione, identificazione e monitoraggio dell’uso di armi chimiche. Secondo Gordon, che è stato anche direttore di SecureBio Limited ed è un esperto di armi chimiche, “è praticamente certo che l’Inghilterra abbia venduto fosforo bianco alla Turchia negli anni recenti”. 
Ciò è stato possibile perché il fosforo bianco è utilizzato spesso come fumogeno oppure come segnalatore e il suo uso in granate, munizioni e artiglieria è permesso tranne che contro i civili, come stabilito dalla Convenzione sull’uso delle armi chimiche di Ginevra. 
“Se ci sono dei campioni degli attacchi cimici contro i curdi in quest’ultimo mese” ha detto Gordon, “sarebbe possibile risalire al luogo di provenienza”. 
“Il fosforo” ha spiegato Gordon, “brucia in maniera intensa, specie a contatto con la pelle”. 
Una portavoce del governo inglese ha dichiarato che il Regno Unito sta “monitorando la situazione in Siria”. In ogni caso, l’Inghilterra ha interrotto qualunque export di armi e strumenti militari verso la Turchia. Peccato che sia un po’ tardi. 

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