Una classe scrive a Balotelli: "Combatti il razzismo, anche per questo sei un vero italiano"
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Una classe scrive a Balotelli: "Combatti il razzismo, anche per questo sei un vero italiano"

I ragazzi della 1° C dell’Istituto Comprensivo Giovanni XXIII di Crotone hanno riflettuto con l'insegnate sulla discriminazione e si sono rivolti all'attaccante

striscione su Balotelli
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globalist Modifica articolo

18 Novembre 2019 - 18.28


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Non solo vuote parole di condanna. Non solo politici che criticano in maniera flebile i razzisti salvo poi minimizzare o nascondersi in maniera impropria dietro il falso alibi della goliardia (che tra l’altro è tutt’altra cosa).
Ora c’è l’impegno di docenti molto attenti a interpretare il loro ruolo come qualcosa di non staccato dalla realtà.
Cosi una lettera – pubblicata dal sito crotonenews.com – frutto di una riflessione con l’insegnante nella classe sul tema del razzismo è stata scritta dai ragazzi della 1° C dell’Istituto Comprensivo Giovanni XXIII di Crotone e rivolta all’attaccante finito nel mirino di razzisti e fascisti, come a Verona.

Caro Mario,
le offese e i cori vergognosi ricevuti da te nelle scorse settimane, ci hanno fatto riflettere molto. Così, dopo averne discusso in classe e avere stabilito che per tutti noi il sentimento dell’intolleranza dovrebbe sparire, abbiamo deciso di scriverti e dirti ciò che pensiamo.
È stato messo in discussione il tuo essere italiano… ma proprio chi ha intonato quei cori razzisti non può definirsi un vero italiano, visto che la nostra Costituzione ha tra i suoi principi fondamentali l’articolo 3 che recita: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”.
Inoltre a nostro parere tu, con la tua simpatia il tuo essere affettuoso con i compagni di squadra, incarni perfettamente l’essere “italiano”. Di certo non conta il colore della pelle! È la tua lotta contro il razzismo che ti dichiara vero cittadino italiano.
E se fossero stati loro ad essere insultati? ci chiediamo: “Chi ti ha offeso con tale l’atteggiamento quale insegnamento crede di dare ai propri figli? E che tipo di educazione avrà ricevuto dai propri genitori?”. A noi viene da pensare che in realtà la loro violenza nasconda una debolezza, forse quella di essere gelosi di te che sei un vero campione! Hanno fatto di tutto per farti provare vergogna, ma la vera vergogna sono loro. Vorremmo farti sapere che noi lotteremo con te contro ogni forma di razzismo, dunque non lasciarti abbattere perché non sarai solo. Rimani te stesso e affronta tutto e tutti a testa alta. Ti rendi conto di quanto è figo essere diversi e quindi unici? Noi in classe siamo in 23, tutti diversi gli uni dagli altri per i nostri caratteri e le nostre facce, ma tutti uguali per i diritti! La tua forza ed il tuo valore li dimostri in campo e per noi vali di più di ciò che credi, dunque non sottovalutarti mai. vogliamo salutarti con un motto Scout: “Siamo dello stesso sangue fratellino tu ed io”».
Un caloroso abbraccio dalla 1° C dell’Istituto Comprensivo Giovanni XXIII di Crotone.

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