Violentata, torturata e impiccata, il caso di Daniela Carrasco scuote il Cile: "È stata la polizia"
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Violentata, torturata e impiccata, il caso di Daniela Carrasco scuote il Cile: "È stata la polizia"

Il rapporto del medico legale dice che Daniela si è suicidata. Ma i canali femministi cileni stanno diffondendo un'altra versione

Daniela Carrasco
Daniela Carrasco
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21 Novembre 2019 - 15.49


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Cosa è successo a Daniela Carrasco?
Daniela aveva 36 anni ed era un’artista di strada che operava soprattutto nel quartieri periferici di Santiago del Cile. Era conosciuta da tutti come ‘El Mimo’. Era, perché Daniela è stata trovata impiccata. 
Nelle scorse settimane, Daniela aveva preso parte alle proteste che da circa un mese infiammano il Cile, con violenti scontri tra i manifestanti contro il caro vita imposto dall’amministrazione del presidente Pinera, e la polizia. Sono tantissime le testimonianze che riportanto estreme violenze da parte delle forze dell’ordine e le denunce contro il governo e i media, accusati di stare nascondendo al resto del mondo la realtà degli scontri. 
Sebbene i rapporti del medico legale parlino di morte per soffocamento e l’ipotesi del suicidio è quella ufficialmente portata avanti dalla polizia, il collettivo femminista Ni Una Menos sostiene che Daniela – che è stata vista l’ultima volta lo scorso 19 ottobre, nel giorno in cui è scoppiata la protesta per il rincaro dei prezzi della metropolitana – sia stata rapita dai carabineros, violentata, torturata e in seguito uccisa. Sui social gira questa versione che sta cominciando a prendere piede ma al momento il National Institute of Human Rights (Nhri) non ha ricevuto nessun reclamo formale. 
Nei giorni immediatamente successivi alle proteste, molti canali femministi cileni avevano denunciato che la polizia stava effettuando violenze sessuali sulle donne catturate. 

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