Dinanzi ai giudici, l’ex prelato ha detto che per 20 anni “succedeva tutti i fine settimana, durante i campi, potevano essere quattro o cinque bambini in una settimana”.
Nel corso del suo intervento al tribunale di Lione, Bernard Preynat ha quindi ribadito che a quei tempi non si rendeva conto della gravità di quanto stesse facendo. “Per me, all’epoca, non si trattava di aggressioni sessuali, ma di carezze, di coccole. Mi sbagliavo – ha dichiarato – Ciò che me lo ha fatto capire sono state le accuse delle vittime”.
Padre Bernard Preynat, l’ex parroco di Sainte-Foy-les-Lyon accusato di pedofilia, è tornato a riconoscere i fatti di cui è imputato durante il processo che si è aperto questa mattina a Lione. “Non realizzavo il male che ho fatto ai bambini – ha dichiarato l’ex religioso secondo le dichiarazioni riportate su twitter dalla giornalista di France 24, Alexandra Renard – Anni dopo, i genitori mi hanno fatto comprendere il male che avevo fatto ai loro figli. Per me, erano dei gesti di tenerezza. Mi è servito del tempo per capire che era male”. L’ex parroco, privato della tonaca, è alla sbarra per rispondere delle decine di accuse di violenze sessuali su scout che frequentavano la parrocchia negli anni Ottanta e Novanta. Rischia 10 anni di carcere. Il caso è diventato l’emblema dello scandalo pedofilia nella Chiesa francese, coinvolgendo anche il cardinal Philippe Barbarin, già condannato a 10 mesi con la condizionale per omessa denuncia.