Il premier russo Dmitri Medvedev e il suo governo hanno rassegnato le dimissioni. Lo riportano i media russi, precisando che Vladimir Putin nominerà Medvedev come vice nel Consiglio di sicurezza presidenziale. Putin ha ringraziato il premier uscente per il suo lavoro e ha chiesto al governo dimissionario di continuare a restare in carica finché non sarà formato il nuovo esecutivo. Mishustin è stato proposto come nuovo primo ministro.
Putin: “Referendum sulla riforma della Costituzione” – Medvedev ha comunicato la decisione di lasciare dopo il discorso di Putin alle Camere, in cui il capo dello Stato russo ha proposto di modificare la legislazione esistente in modo che il governo possa essere scelto dal Parlamento. L’intenzione è di riformare la Costituzione vigente e in vista di tali cambiamenti “è necessario avere una consultazione con il popolo”, ha sottolineato il portavoce Dmitri Peskov. “La questione – ha affermato – è mettere ai voti la proposta: le date e le regole saranno determinate in seguito e poi formalizzato in un decreto speciale”.
Medvedev sarà vice nel Consiglio di sicurezza – Accogliendo le dimissioni di Medvedev, il capo del Cremlino, pur ringraziando l’esecutivo, ha precisato che “non tutto ha funzionato”. La Tass riferisce che Putin ha detto: “Non tutto è stato fatto, ma non tutto riesce sempre in modo completo”. E sulla nuova carica che intende conferirgli: “Ritengo sia possibile, e me ne occuperò nei prossimi giorni, introdurre il ruolo di vice capo del consiglio di sicurezza. Come noto, il presidente è il capo del Consiglio di sicurezza”. Ha inoltre aggiunto che Medvedev “si è sempre occupato di questi temi, come il rafforzamento delle capacità difensive e della sicurezza”.
Il premier uscente: “In vista cambiamenti significativi” – Parlando poi con Putin, Medvedev ha chiarito di “ritenere giusto, sulla scia delle proposte di modifica della Costituzione, che il governo rassegni le sue dimissioni”. E ha continuato: “Dopo l’adozione di tali emendamenti (e si è detto che è probabile che ciò avvenga dopo un dibattito) si avranno cambiamenti significativi non solo in una varietà di articoli costituzionali, ma nell’equilibrio del potere, in particolare in quello esecutivo, legislativo e rami del potere giudiziario”.
“Verso una riforma della Costituzione” – “In questo contesto – ha ripreso – è evidente che noi, in quanto governo della Federazione russa, dovremmo offrire al presidente del nostro Paese l’opportunità di prendere tutte le decisioni necessarie in queste condizioni. Credo sia giusto che il governo della Federazione russa si dimetta in conformità con l’articolo 117 della Costituzione russa”.