William Barr, ministro della giustizia americana, ha sbottato contro i continui tweet di Donald Trump sulle questioni di giustizia che lo riguardano e i procedimenti in corso, sostenendo che rendano ‘impossibile’ il suo lavoro: “E’ ora di finirla di twittare sui procedimenti del Dipartimento di Giustizia” ha detto lo stesso Barr in un’intervista per Abc News.
Barr non è stato l’unico a criticare Trump: Mitch McConnell, leader della maggioranza repubblicana al Senato, ha dichiarato che il presidente “farebbe bene a dare ascolto all’Attorney General” in un’intervista a Fox News, emittente storicamente vicina ai conservatori.
Trump si è scagliato contro i magistrati con una serie di tweet in cui definiva ‘troppo severa’ la pena per Roger Stone, un ex consulente di Trump, condannato a 9 anni per vari reati tra cui quello di aver mentito al Congresso.
Successivamente, è intervenuto il dipartimento di Giustizia, che scavalcando le decisioni dei magistrati dell’accusa ha chiesto per Stone una condanna “assai meno” pesante. I quattro magistrati dell’accusa hanno quindi abbandonato il caso, in quello che è apparso chiaramente come un gesto di protesta per le interferenze politiche nella vicenda.
“Non mi farò bullizzare o influenzare da nessuno”, ha detto Barr nell’intervista a Abc News, includendo nella lista “il Congresso, i giornali, gli editoriali, o il presidente. Farò quello che ritengo giusto”.
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