Dopo l’Italia, la Spagna che ha una visione molto simile a quella del governo italiano, soprattutto con il socialista Sanché.
“L’Europa è nata dalle ceneri della distruzione e del conflitto. Ha imparato le lezioni della Storia e ha capito qualcosa di molto semplice: se non vinciamo tutti, alla fine tutti perderemo. Possiamo trasformare questa crisi in un’occasione per ricostruire un’Unione Europea molto più forte. Ma per questo abbiamo bisogno di avviare delle misure ambiziose. Se continuiamo a pensare in piccolo, falliremo”.
Ad affermarlo è il premier spagnolo Pedro Sanchez in una lettera aperta pubblicata da ‘La Repubblica’.
“L’Europa – scrive – affronta una guerra diversa da quelle che siamo riusciti ad evitare negli ultimi settanta anni: una guerra contro un nemico invisibile che sta mettendo a dura prova il futuro del progetto europeo. Le circostanze sono eccezionali ed esigono atteggiamenti risolutivi: o siamo all’altezza delle circostanze o falliremo come Unione. È un momento critico in cui persino ai Paesi e ai Governi più europeisti, com’è il caso della Spagna, occorrono dimostrazioni di un impegno reale. Abbiamo bisogno di una solidarietà decisa”.
“L’Europa – sottolinea ancora il capo del governo di Madrid – deve mettere in piedi un’economia di guerra e promuovere la resistenza, la ricostruzione e la ripresa europea. E deve farlo quanto prima con misure volte a sostenere l’indebitamento pubblico che molti Stati si stanno addossando. E dovrà farlo dopo, una volta superata l’emergenza sanitaria, al fine di ricostruire le economie del continente”.
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