Filippine, Duterte minaccia la legge marziale: "Esercito nelle strade se non state in casa"
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Filippine, Duterte minaccia la legge marziale: "Esercito nelle strade se non state in casa"

Nelle Filippine i morti da Covid-19 sono 362. Già il mese scorso Duterte ha minacciato di concedere alla polizia licenza di uccidere, e un uomo di 63 anni è già stato ucciso

Rodrigo Duterte
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17 Aprile 2020 - 16.24


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Rodrigo Duterte, presidente delle Filippine, ha minacciato di ricorrere alla legge marziale e di inviare l’esercito nelle città per contrastare le violazioni dell’isolamento. In un discorso in televisione, Duterte ha chiesto alla popolazione “soltanto un po’ di disciplina” e “se non mi credete, allora la polizia e l’esercito interverranno, come con la legge marziale, a voi la scelta”.
Secondo i dati dell’Ap la polizia ha già fermato oltre 120mila persone che cercavano di sfuggire al lockdown. Nelle Filippine ci sono 5.660 casi confermati e 362 morti.
Duterte usa regolarmente la violenza delle forze dell’ordine per raggiungere i suoi scopi, come ha fatto con la grande stretta contro la droga che ha portato all’uccisione di migliaia di persone nel 2016. Il 1 aprile, Duterte ha minacciato la cittadinanza che la polizia avrebbe avuto via libera di sparare per uccidere se qualcuno avesse ripetutamente violato la quarantena. Meno di una settimana dopo, un uomo di 63 anni è stato ucciso dalla polizia per essersi rifiutato di seguire le misure di contenimento. Lo scorso mese, cinque uomini sono stati arrestati per aver violato il coprifuoco e sono stati posti, secondo quanto racconta la stampa, in gabbie per cani. 

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