Un fascista volgare e pericoloso: la Corte Suprema del Brasile ha autorizzato un’inchiesta sul presidente Jair Bolsonaro. La decisione nasce dallo scontro tra lo stesso presidente e l’ex ministro della Giustizia, Sergio Moro, che la scorsa settimana si è dimesso accusando Bolsonaro di “interferenza politica” per il licenziamento del capo della polizia federale Mauricio Valeixo.
Secondo la Corte Suprema, che si è espressa su una richiesta della procura generale, le indagini sul conto di Bolsonaro dovranno concludersi entro 60 giorni.
Moro era una delle figure più importanti dell’amministrazione di Bolsonaro e negli anni scorsi aveva guidato l’inchiesta “Lava Jato” che aveva portato all’arresto dell’ex presidente Luiz Inacio Lula da Silva.
Un predicatore evangelico nuovo ministro della Giustizia
Il presidente brasiliano Jair Bolsonaro ha nominato un predicatore evangelico come nuovo ministro della Giustizia, al posto di Sergio Moro, l’ex giudice che si è dimesso la settimana scorsa accusando il capo di Stato di “interferenze politiche”.
Il nuovo titolare della Giustizia, il 46enne André Luiz de Almeida Mendonca, è un avvocato che ha iniziato la sua carriera nel colosso statale del Petrolio Petrobras. E’ considerato molto leale a Bolsonaro, che lo aveva nominato avvocato dello Stato. Ha fatto anche studi teologici ed è un pastore evangelico. Il presidente brasiliano ha nominato anche come nuovo capo della polizia Alexandre Ramagen Rodrigues, fino ad oggi capo dell’Agencia brasiliana d’intelligence (Abin). Secondo il quotidiano Estadao, Ramagan è molto vicino alla famiglia Bolsonaro e in particolare a Carlos, uno dei figli del presidente.
Moro, notissimo in tutto il paese come ex giudice al centro dell’indagine anticorruzione Lava Jato, si è dimesso proprio a causa del licenziamento del capo della polizia Mauricio Valeixo. Moro ha accusato Bolsonaro di volere “una persona che gli passi informazioni di intelligence”. La sua uscita dal governo ha colpito l’opinione pubblica, dopo quella del ministro della Salute Luiz Henrique Mandetta, in seguito allo scontro sulle misure per affrontare la pandemia del coronavirus.
Il fascista Bolsonaro finisce sotto inchiesta per le interferenze politiche sulla polizia
La decisione nasce dallo scontro tra il e l'ex ministro della Giustizia, Sergio Moro, che si è dimesso accusando Bolsonaro per il licenziamento del capo della polizia federale Mauricio Valeixo.
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28 Aprile 2020 - 20.47
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