Il problema delle messe e delle iniziative religiose non è solo italiano. Ma in tutto il mondo c’è chi vuole pregare o riunirsi per motivi sociali o religiosi.
Mentre alcuni Paesi stanno riaprendo dopo il lockdown e si muovono in ordine sparso su cosa autorizzare e cosa no, in relazione alle riunioni per motivi “religiosi o sociali” in questa fase “i Paesi” farebbero bene a “calibrare i rischi associati a questi assembramenti e a mantenere distanziamento e misure di igiene, che possono essere messe in campo anche nelle chiese”.
Lo ha detto Mike Ryan, capo del Programma di emergenze sanitarie dell’Organizzazione mondiale della sanità, rispondendo a una domanda dei giornalisti. Si tratta di una precisa responsabilità degli Stati bilanciare i rischi con i benefici, ma occorre “calibrare attentamente i rischi e mantenere alta l’attenzione all’igiene”.