Un uomo in Nigeria è stato condannato a morte, tramite Zoom, l’applicazione di videochat che ha conosciuto un’enorme popolarità durante la quarantena e che viene spesso usata anche per motivi di lavoro. Ma quest’utilizzo appare grottesco, tanto che ha spinto Humans Right Watch a definire le modalità “intrinsecamente crudeli e disumane”.
Il condannato, Olalekan Hameed, era stato arrestato nel 2016 per omicidio. È stato condannato ‘virtualmente’ dal giudice Mojisola Dada all’impiccagione, ma le organizzazioni umanitarie si stanno già muovendo per annullare una sentenza emessa in questa modalità.
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