Elon Musk, patron di Tesla e uno degli uomini più ricchi al mondo, ha deciso di fregarsene: dopo aver minacciato cause legali contro il blocco della California a causa del Coronavirus, il magnate ha deciso di riaprire la sua fabbrica, scatenando anche una violenta protesta sul web contro le misure sanitarie, definite ‘fasciste’. Musk h incassato quindi il plauso di Donald Trump, che scrive sempre su Twitter: “La California dovrebbe consentire a Tesla e Elon Musk di aprire l’impianto, ADESSO. Può essere fatto in modo rapido e sicuro!” come trattenersi?”.
Musk è noto per il suo egocentrismo e per la voglia di far parlare di sé (una settimana fa la nascita di suo figlio cui ha dato il nome di X Æ A-12 ha fatto molto discutere) e sorge il dubbio che abbia scelto di aprire prima per distiguersi dalle altre aziende di auto, che avrebbero riaperto il 18 maggio, tra una settimana. Una violazione grave che potrebbe costare anche un’incriminazione a Elon Musk. Ma che non spaventa affatto il numero uno della Tesla: “Sono qui, se volete arrestatemi pure”.
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