I morti sono decine e il bilancio potrebbe aggravarsi ancora. Almeno 42 persone sono morte da martedì in Messico dopo avere bevuto alcol adulterato durante una veglia funebre nello stato di Puebla, nel centro del Paese. Lo hanno riferito oggi le autorità locali. Altre 11 persone, rimaste gravemente intossicate, stanno lottando per la vita in ospedale, ha reso noto la municipalità di Chiconcuautla, 200 chilometri a Nord-Est di Città del Messico.
Secondo quanto si è appreso, le autorità hanno sequestrato circa 200 litri di alcol adulterato, senza però effettuare alcun arresto. Al funerale in questione erano presenti circa 80 persone, ha detto un funzionario dello stato di Puebla, David Mendez, citato dall’Afp. Il sindaco di Chiconcuautla ha chiesto a tutti coloro che hanno bevuto questa bevanda tossica e sofferto di nausea, vomito, mal di testa e disturbi alla vista di recarsi immediatamente all’ospedale più vicino.
Le autorità di Morelos non hanno escluso la possibilità che ci possano essere anche altre vittime a causa del liquore adulterato. L’alcol era stato messo in commercio clandestinamente, poiché per il momento vige un divieto di consumare alcolici a causa della crisi dovuta alla diffusione del Covid-19. Il giornale ha anche spiegato i sintomi delle vittime: mal di stomaco, mancanza di respiro e cecità. Sui decessi è stata aperta un’indagine. Secondo le autorità la crisi sanitaria causata dalla pandemia di Covid-19 ha portato alla carenza di diverse bevande alcoliche, in particolare la birra, che ha portato alcune persone a consumare alcol di origine sospetta.