Erano arrivati a Milano e Bergamo il 22 marzo scorso, nell’ambito della missione di aiuti denominata “Dalla Russia con amore”. E ora, su indicazione del ministero della Salute, la regione Lombardia ha deciso di sospendere l’uso di circa 150 respiratori polmonari di fabbricazione russa. Questi respiratori – modello Aventa-M, prodotti da Upz – hanno provocato due incendi in altrettanti ospedali, a Mosca e San Pietroburgo, con un tragico bilancio: rispettivamente un morto e cinque morti. In Russia è stata aperta un’inchiesta sugli incendi e sui morti.
Per questo motivo l’ente statale russo che controlla il sistema sanitario, Roszdravnadzor, aveva già sospeso l’utilizzo di questi ventilatori, e così ha fatto la Lombardia, anche se il lotto incriminato sarebbe stato prodotto dopo il primo di aprile, quindi non farebbe parte dello stesso lotto arrivato in Italia. I ventilatori erano comunque già fermi, sia a Bergamo sia a Milano, per il calo dei pazienti ricoverati in terapia intensiva per Covid-19.
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