I generali americani scomunicano Trump: "Vuole dividere gli Usa"
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I generali americani scomunicano Trump: "Vuole dividere gli Usa"

A guidare la 'rivolta' dei generali è l'ex capo del Pentagono James Mattis: "La risposta alle proteste non può essere militare, così si crea un conflitto con la società civile"

proteste contro Trump
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5 Giugno 2020 - 07.21


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La gestione delle proteste da parte di Donald Trump sta facendo innervosire molti repubblicani e membri delle forze armate, che non condividono la linea dura del presidente e che hanno più volte sottolineato come le proteste, se si escludono i saccheggi, siano legittime perché il problema del razzismo negli Usa è estremamente reale e preoccupante. A fare da guida a questa ‘rivolta’ dei militari interna contro Trump è James Mattis, ex capo del Pentagono. 

Per i leader militari, tradizionalmente non schierati e tendenzialmente repubblicani, il tycoon ha superato la linea rossa minacciando di usare le forze armate contro i manifestanti che protestano per la morte dell’afroamericano George Floyd, ucciso dalla polizia a Minneapolis.

Trump non si è limitato ad invocare l’Insurrection Act, una legge firmata nel 1807 da Thomas Jefferson che attribuisce al presidente degli Stati Uniti – in casi eccezionali – il potere di utilizzare l’esercito per compiti di polizia.

Mentre il comandante in capo nel giardino delle Rose proclamava l’editto, la polizia sparava lacrimogeni e proiettili di gomma contro chi protestava davanti alla Casa Bianca, per disperdere la folla e consentire al presidente di sfilare indisturbato a piedi verso la vicina chiesa episcopale di St. John e mettersi in posa con la Bibbia in mano.

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Già l’attuale capo del Pentagono e Ministro della Difesa, Mark Esper, si è detto contrario all’uso dell’esercito (“L’Insurrection Act si usa solo in situazioni di estrema emergenza e non è questo il caso”), ma Mattis è andato oltre: “Trump vuole dividere gli Usa” ha scritto in un articolo su Atlantic, “siamo testimoni delle conseguenze di questo sforzo deliberato, di tre anni senza una leadership matura. Possiamo essere uniti senza di lui, attingendo alla forza interna della nostra società civile”.

“Militarizzare la nostra risposta come abbiamo visto a Dc – ha attaccato Mattis – crea un conflitto, un falso conflitto, tra le forze armate e la società civile”.

Contro Trump anche l’ex generale John Kelly, suo ex capo di gabinetto ed ex ministro per la Sicurezza nazionale, e John Allen, ex comandante delle forze Usa in Afghanistan.”Non gli è bastato privare i manifestanti pacifici dei loro diritti sanciti dal primo emendamento – ha osservato Allen – con quella foto ha tentato di legittimare quel gesto con un alone religioso”. Tra gli altri, pure Mike Mullen, ex capo dello stato maggiore congiunto, si è scagliato contro Trump, avvertendo che mina i valori dell’America.

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