Il presidente francese Emmanuel Macron ha denunciato il razzismo e la discriminazione, nel pieno di proteste contro l’ingiustizia razziale e la violenza della polizia in Francia e nel mondo.
Lo ha indicato la portavoce del governo Sibeth Ndiaye.
“Razzismo e discriminazione, questa è una calamità che è un tradimento dell’universalismo repubblicano”, ha detto Ndiaye al Consiglio dei Ministri, citando il presidente che ha anche chiamato il razzismo “una malattia che colpisce l’intera società”.
Secondo la portavoce, Macron ha anche sottolineato che la maggior parte dei dipartimenti di polizia non sono razzisti e svolgono un compito difficile. A questo proposito, il governo dovrebbe continuare i suoi lavori per garantire la trasparenza e il miglioramento delle forze dell’ordine nei prossimi mesi, ha indicato Macron.
“Per quanto riguarda le questioni di ordine pubblico, il presidente della repubblica ha chiesto la necessaria modernizzazione delle tecniche utilizzate durante le detenzioni, nonché durante le manifestazioni”, ha detto Ndiaye.
In particolare, il ministro degli Interni francese Christophe Castaner ha annunciato lunedì il divieto della controversa tecnica di strangolamento della polizia durante un arresto.
I disordini globali sulla brutalità della polizia e l’ingiustizia razziale sono stati provocati dalla morte di George Floyd, un uomo afroamericano, per mano di un agente di polizia bianco, avvenuta a Minneapolis il 25 maggio.
Il movimento statunitense Black Lives Matter è stato seguito da numerose manifestazioni in tutto il mondo, tra cui la Francia, dove ci sono state proteste a raffica la scorsa settimana.
