Le autorità del Minnesota hanno concesso una riabilitazione postuma a Max Mason, un afroamericano condannato ingiustamente cento anni fa per lo stupro di una donna bianca. Tre afroamericani arrestati con Mason vennero linciati dalla folla il 15 giugno 1920.
La riabilitazione arriva nel pieno dell’ondata di proteste antirazziste che sta scuotendo gli Stati Uniti, ma in realtà era già in agenda da sei mesi.
Fra i promotori vi è anche un discendente della presunta vittima, Mike Tusken, che è capo della polizia a Duluth, la città dove si svolsero i fatti.
Anche lui è convinto che il presunto stupro di sua zia Irene Tusken non sia in realtà mai avvenuto. All’epoca il medico che la visitò non riscontrò alcun segno di violenza.
Condannato con scarse prove a 30 anni di carcere, Mason ottenne la libertà nel 1925 a condizione di lasciare lo stato e si trasferì in Alabama.
Un monumento alla memoria ricorda le tre vittime del linciaggio.