Razzismo? No, I soliti imbecilli che si sono infiltrati nelle proteste solo per caso confusione.
Neanche i Beatles sfuggono alla furia iconoclasta che sta attraversando il mondo. La targa di Penny Lane, la strada di Liverpool considerata tempio dei Beatles, dove crebbero Paul McCartney, John Lennon e George Harrison e a cui poi i Fab Four dedicarono il brano omonimo uscito nel 1967, è stata imbrattata perché si ritiene che porti il nome di un commerciante di schiavi: James Penny.
“Penny” è stato cancellato e sul muro dietro è comparsa la scritta “racist”, “razzista”. James Penny è un trafficante di schiavi del XVIII secolo di Liverpool, città portuale che, nei secoli scorsi, è stata centro dello schiavismo in Inghilterra.
Ma il sindaco Joe Anderson ha negato il legame e ha dichiarato di essere “arrabbiato per il vandalismo contro le insegne delle nostre strade. Questo gesto non aggiunge nulla né alla causa di Black Lives Matter a Liverpool, né al dibattito”. La targa è stata poi pulita dai residenti della zona.