È stato aperto ma immediatamente sospeso in Germania il processo per l’omicidio di Walter Luebcke, i politico democristiano presidente del governo regionale di Kassel, ucciso con un colpo di pistola alla testa nella notte tra il 2 e il 3 giugno 2019.
Alla sbarra due presunti estremisti di destra, il sospetto assassino – il 46enne Stephan E., di Kassel – e colui che è accusato di averlo assistito e coperto, indicato anch’egli con la semplice iniziale del cognome nel rispetto delle leggi in vigore in Germania. Markus H., 44 anni, avrebbe messo l’omicida in contatto con chi gli ha procurato l’arma del delitto ed avrebbe preso parte con lui ad esercitazioni di tiro.
L’imputato – reo confesso in un primo momento ma che successivamente ha ritrattato la confessione – aveva detto di aver ucciso per rabbia, a causa delle politiche filo-immigrati sostenute dall’esponente della Cdu, il cui omicidio aveva provocato una grossa ondata di indignazione nel paese. Il procedimento si è aperto con la ricusazione del giudice da parte dei legali del principale imputato, che hanno avanzato il sospetto di parzialità e con la richiesta di una sospensione per il pericolo rappresentato dal Coronavirus.
Stephan E. che al momento della confessione aveva portato la polizia sul luogo in cui aveva nascosto le armi, ora sostiene che il suo coimputato era con lui sulla scena del delitto e che – di fatto – era stato lui ad uccidere. Gli investigatori tuttavia sono certi che fosse solo e che l’assassino sia proprio lui. Davanti alla sede del tribunale di Francoforte dove si celebra il processo si sono formate lunghe code, con i giornalisti in fila fin da ieri sera per assicurarsi un posto all’interno.
Aperto e subito sospeso il processo contro i neonazisti che hanno ucciso Walter Luebcke
Il principale accusato, Stephen E., aveva confessato ma poi ha ritrattato. Ora ha chiesto e ottenuto la sospensione del processo a causa del Coronavirus
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16 Giugno 2020 - 16.07
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