La Corte Suprema americana ha dato ragione a Donald Trump: l’espulsione veloce degli immigrati non è incostituzionale.
Il caso era stato portato da un cittadino dello Sri Lanka di etnia tamil, Vijayakumar Thuraissigiam, che aveva denunciato di essere stato rapito e picchiato in patria ed espulso dagli Stati Uniti, dopo essere entrato senza documenti, senza avere la possibilità di appellarsi alla decisione degli agenti dell’immigrazione; l’Illegal Immigration Reform and Immigrant Responsibility Act, infatti, permette di espellere i richiedenti asilo entro due settimane, se fermati entro 100 miglia dal confine, senza dover passare attraverso la decisione di un giudice. La Corte d’appello si era invece schierata a favore dell’uomo.
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