Le forze speciali dell’esercito tedesco, verranno radicalmente ristrutturate, una delle loro compagnie dissolta e le altre tre sottoposte a stretta osservazione, dopo la conferma di una forte presenza nelle loro file di elementi dell’estrema destra radicale e ultranazionalista, sia tra i soldati che tra gli ufficiali. Lo racconta sul Corriere della Sera il collega Paolo Valentino che scrive:
“Lo ha annunciato il ministro della Difesa, Annegret Kramp-Karrenbauer, secondo cui «l’unità d’élite si è parzialmente resa autonoma» dal resto della Bundeswehr a causa della «cultura tossica di certe persone alla loro guida». Di conseguenza, secondo la ministra, le KSK «non possono più continuare a esistere nella loro forma attuale».
Nell’immediato la seconda compagnia, quella dove la deriva neo-nazista è apparsa più grave e diffusa, verrà disciolta e non sarà rimpiazzata. Ma fino a quando la verifica interna e l’operazione di rinnovamento non verranno completate, probabilmente in ottobre, le teste di cuoio tedesche rimarranno in quarantena, col divieto assoluto di partecipare a esercitazioni e tantomeno alle missioni internazionali.
Create nel 1996 sul modello delle SAS britanniche, forti di circa 1700 uomini, le Kommando Spezialkräfte sono da anni al centro di polemiche. Già nel 2003 il loro primo comandante, Reinhard Günzel, fu costretto a dimettersi, dopo un discorso nel quale aveva definito gli ebrei «popolo assassino». Ma le scoperte più inquietanti risalgono agli ultimi anni, in coincidenza con l’ondata di violenze neo-naziste registrata in Germania. Nel 2017 alla festa d’addio per un ufficiale, erano state lanciate in aria teste di maiale e tutti i partecipanti si erano congedati col saluto nazista. A gennaio scorso, un rapporto riservato dei servizi militari ha rivelato che 20 membri delle KSK sono sotto inchiesta, sospettati di essere estremisti di destra, una percentuale 5 volte più grande che nel resto della Bundeswehr. Mentre in maggio si è scoperto che dai depositi delle forze speciali sono spariti 48 mila munizioni e 62 chili di esplosivo, mentre negli appartamenti di due soldati sono stati trovati veri e propri arsenali illegali di armi da combattimento.
«Il muro del silenzio sta per rompersi», ha detto Kramp-Karrenbauer, che oggi terrà una conferenza stampa. La ministra ha avvertito che se in autunno «le KSK non avranno colto questo avviso preventivo, allora una riorganizzazione più vasta dell’unità sarebbe inevitabile»”.