Il comunicato della Presidenza e della Segreteria nazionali Anpi
“Esigere giustizia per Giulio Regeni non è soltanto un atto giuridicamente ed umanamente dovuto davanti ad un omicidio efferato, ma è anche una questione di dignità nazionale. Siamo sconcertati dagli ultimi eventi che, a quattro anni di distanza dalla scomparsa di Giulio, confermano l’indisponibilità egiziana ad individuare i responsabili. Dopo l’assassinio di Regeni e dopo tanti altri arresti, è scoppiato il caso dello studente Patrick George Zaki. È evidente a tutti che in Egitto non si rispettano i diritti umani. È altrettanto evidente il ruolo destabilizzante dell’Egitto nella polveriera del Medio Oriente e in particolare in Libia, dove è in corso una micidiale escalation di una guerra per procura. Tanto meno si spiega, in questo scenario, la scelta dell’Egitto come uno dei partner preferenziali nella vendita di armamenti italiani. L’esigenza di giustizia per Regeni va messa al primo posto senza tentennamenti. Ci associamo alla richiesta dei suoi genitori che lamentano depistaggi, silenzi, bugie e rinvii: chiediamo al governo l’immediato ritiro dell’ambasciatore italiano come primo, necessario passo per conoscere finalmente la verità e i nomi dei colpevoli”