La provocazione di Trump tra le proteste Sioux: nessun distanziamento sociale sul monte Rushmore
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La provocazione di Trump tra le proteste Sioux: nessun distanziamento sociale sul monte Rushmore

I leader dei Sioux hanno anche annunciato proteste contro la visita del presidente, per il rischio che possa aggravare l'epidemia, ma anche violare la giurisdizione dei nativi americani sulle Black Hills.

Monte Rushmore
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3 Luglio 2020 - 14.57


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Un provocatore e un irresponsabile: il presidente americano Donald Trump e la first lady Melania Trump sono attesi al Monte Rushmore per festeggiare il 4 luglio alla presenza di circa 7.500 persone in piena pandemia di Covid-19. Non è previsto il disanziamento sociale e l’evento ha suscitato allarme anche per possibili danni ambientali causati dallo spettacolo dei fuochi d’artificio. Nei giorni scorsi i leader dei Sioux hanno anche annunciato proteste contro la visita del presidente, per il rischio che possa aggravare l’epidemia, ma anche violare la giurisdizione dei nativi americani sulle Black Hills.

“Abbiamo detto alle persone che hanno paura di rimanere a casa, ma a quelli che vogliono venire e unirsi a noi consegneremo gratuitamente le mascherine, se decideranno di indossarle. Non ci sarà il distanziamento sociale”, ha detto nei giorni scorsi il governatore repubblicano Kristi Noem.

In South Dakota l’andamento dei contagi è perlopiù stabile e oggi lo Stato conta 6.893 casi e 97 decessi, a fronte di altri 36 Stati che stanno invece registrando un aumento delle infezioni.

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Per i Sioux le Black Hills, e in particolare il Monte Rushmore, sono un territorio “sacro”, tanto che il presidente di uno dei sette gruppi dei nativi americani, Julian Bear Runner, ha definito l’evento organizzato da Trump un atto di arroganza e profanazione. “E’ come se volesse andare e fare uno spettacolo pirotecnico per festeggiare l’indipendenza al Vaticano”, ha detto Runner, citato dal Washington Post.

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