Uno stop dato al miliardario xenofobo che grazia dal carcere i suoi amici personali ma è un fan dei boia, visto che per lui le condanne a morte non sono una vergogna ma qualcosa di sui vantarsi.
Una giudice federale di Washington, Tanya Chutkan, ha bloccato nuovamente la ripresa delle esecuzioni federali, voluta dall’amministrazione Trump. Il provvedimento, riferisce il sito The Hill, è arrivato a poche ore dall’esecuzione già fissata di Daniel Lewis Lee, che sarebbe stata la prima dal 2003.
La giudice ha emesso una ingiunzione contro il governo in attesa che i tribunali esaminino i ricorsi presentati da quattro detenuti nel braccio della morte contro il nuovo protocollo per le esecuzione federali, annunciato la scorsa estate dall’amministrazione Trump. Secondo Chutkan, il protocollo potrebbe violare l’ottavo emendamento della costituzione, che vieta punizioni crudeli. Vi sono prove, ha rimarcato, che i farmaci usati per l’iniezione letale “producano sensazioni di annegamento e asfissia, causando “dolore estremo, terrore e panico”.
Già a novembre la Chutkan aveva bloccato le esecuzioni federali. Ma la sua sentenza era stata ribaltata in appello e la Corte Suprema non aveva ammesso il caso. Il dipartimento di Giustizia ha già annunciato che ricorrerà nuovamente in appello.
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