Quando mancano sei giornate al termine del campionato, i tempi sono maturi per tirare i primi bilanci su questa stagione di Serie A così particolare. La Juventus, forte dei punti sinora conquistati, guida la classifica con un vantaggio significativo su Lazio e Inter, con i biancocelesti e i nerazzurri che dopo la sosta hanno peggiorato sensibilmente il proprio rendimento dicendo probabilmente addio al sogno scudetto
Il pareggio con l’Atalanta sa di titolo
Complici i risultati negativi messi in fila dalla Lazio dopo la sosta, in ultimo la sconfitta casalinga per 1-2 contro un Sassuolo sempre più sorprendente, per la Juventus il principale obiettivo era non perdere la partita interna contro l’Atalanta. La squadra di Gian Piero Gasperini, reduce da dieci vittorie di fila, si era infatti presentata allo Stadium con la convinzione di essere la squadra più in forma di tutta la Serie A e gli orobici non hanno deluso le aspettative. La Dea ha dominato il match in lungo e in largo, ma alla fine i bianconeri sono riusciti ad acciuffare il pareggio grazie ai due rigori messi a segno da Cristiano Ronaldo, entrambi assegnati nel secondo tempo per falli di mano in area di rigore. Per la Vecchia Signora, questo è un punto di fondamentale importanza perché permette al club juventino di allungare sulle dirette inseguitrici e non è un caso che, secondo le scommesse sulla Serie A, Dybala e compagni siano ormai i favoriti indiscussi per la vittoria di quello che sarebbe il nono scudetto consecutivo. Nonostante la prestazione della Juventus non sia stata esaltante, alla squadra di Sarri va comunque attribuito il merito di aver riconosciuto la superiorità fisica dell’Atalanta e di aver portato a casa un punto in una partita in cui gli avversari sono stati nettamente superiori.
La Lazio dice addio al sogno scudetto
Alla ripresa del campionato, c’era enorme interesse nello scoprire quale sarebbe stata la condizione fisica e mentale delle compagini dopo più di due mesi di stop forzato, con la Lazio che è con ogni probabilità la squadra maggiormente penalizzata dallo stop. I biancocelesti, prima della pausa imposta dall’emergenza sanitaria, erano la squadra più in forma di tutta la Serie A e, potendo gestire un solo impegno settimanale, sembravano lanciatissimi verso il sorpasso alla Juventus in testa alla classifica. Nelle ultime settimane, tuttavia, tutto è cambiato e Immobile e compagni sono sembrati i lontani parenti di quei calciatori che facevano della corsa e delle folate in contropiede il proprio marchio di fabbrica. Insieme alla prestazioni deludenti, sono arrivati presto anche i risultati negativi che hanno portato la Lazio a otto punti di distanza dalla Juventus capolista, costringendo con ogni probabilità la compagine del patron Lotito a dire definitivamente addio al sogno scudetto.
Anche in una stagione difficile e straordinaria come quella che stiamo vivendo, la Juventus ha saputo capitalizzare la propria supremazia tecnica e fisica e la sensazione è che d’ora in avanti i bianconeri dovranno essere solo bravi a tenere alta l’asticella della concentrazione per gestire al meglio il vantaggio che li separa dalle dirette rivali.