L’ex avvocato di Trump Michael Cohen, nel suo libro ‘Disloyal: A Memoir’, scritto durante la sua detenzione per le violazioni per il finanziamento della campagna elettorale, descrive Donald Trump come un delinquente razzista che “ha una bassa opinione di tutti i neri”.
Cohen sostiene che Trump ha anche espresso idee razziste rispetto al defunto premio Nobel per la Pace Nelson Mandela e nei confronti degli ispanici.
La Casa bianca ha risposto che Cohen mente. “Cohen è un delinquente in disgrazia e un avvocato espulso, che ha mentito al Congresso”, ha detto la portavoce Kayleigh McEnany nel weekend. “Ha perso – ha continuato – tutta la sua credibilità e non soprende vedere il suo ultimo tentativo di approfittare delle bugie”.
Nel libro Cohen sostiene che Trump sa “colpevole degli stessi crimini” che l’hanno portato in prigione e ha definito il suo ex cliente un “ingannatore, un bugiardo, un bullo, un razzista, un predatore, un truffatore”. E ha una mentalità da “boss dei delinquenti”.
“Di regola, Trump ha espresso basse opinioni di tutti i neri, dalla musica, alla cultura e alla politica” scrive in questo libro Cohen.
Di Mandela – secondo Cohen – Trump avrebbe detto che “non era un leader” e avrebbe sostenuto: “Dimmi un pese guidato da un nero che non sia un postaccio. Sono dei completi cessi (sic)”.
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