Il gruppo di paesi che hanno sottoscritto la Dichiarazione di Amsterdam, ossia, Germania, Danimarca, Francia, Italia, Olanda, Norvegia e Regno Unito, hanno mandato una lettera al vice presidente del Brasile, Antonio Hamilton Mourao, in cui ha lanciato un avvertimento: se la deforestazione non sarà fermata ci saranno conseguenze economiche negative.
Lo hanno riferito i media locali.
“Mentre gli sforzi europei cercano catene di fornitori non legate alla deforestazione, l’attuale tendenza crescente della deforestazione in Brasile sta rendendo sempre più difficile per le aziende e gli investitori (dall’Europa) soddisfare i loro criteri ambientali, sociali e di governance”, è spiegato in un passo della lettera, anticipato dal portale di notizie G1.
La lettera, che oltre ai Paesi del blocco ha firmato anche il Belgio, osserva che queste nazioni “condividono la crescente preoccupazione mostrata da consumatori, aziende, investitori e dalla società civile europea per gli attuali livelli di deforestazione in Brasile”.
Secondo il gruppo, l’aumento dei tassi di deforestazione negli ultimi mesi conferma l’importanza fondamentale di garantire che gli organismi di contrasto abbiano la capacità di controllare i crimini ambientali e applicare la legge.
Otto paesi europei (tra cui l'Italia) avvertono in Brasile: "stop deforestazione, o ci saranno gravi conseguenze"
I paesi sono quelli che hanno sottoscritto la Dichiarazione di Amsterdam, ossia, Germania, Danimarca, Francia, Italia, Olanda, Norvegia e Regno Unito più il Belgio
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16 Settembre 2020 - 20.41
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