Un giudice insegna ancora una volta la democrazia a Trump: bloccato il divieto di scaricare Tik Tok
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Un giudice insegna ancora una volta la democrazia a Trump: bloccato il divieto di scaricare Tik Tok

Lo stop al download negli Usa sarebbe dovuto entrare in vigore oggi, ma il tribunale federale del distretto di Columbia ha accolto il ricorso dell'azienda

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28 Settembre 2020 - 07.55


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Un giudice degli Stati Uniti ha bloccato temporaneamente il divieto di scaricare TikTok negli Usa, che sarebbe entrato in vigore oggi. Il giudice Carl J. Nichols del tribunale federale del Distretto di Columbia ha, infatti, accolto la richiesta degli avvocati dell’azienda di proprietà della cinese ByteDance.

L’amministrazione Trump ha assicurato che rispetterà l’ordinanza del tribunale, ma ha annunciato che farà appello. L’ordinanza impedisce temporaneamente di vietare i download e gli aggiornamenti di TikTok almeno fino ad un nuovo pronunciamento dei giudici. Il Dipartimento del Commercio ha sottolineato che si tratta di “un’ingiunzione preliminare”.

“Il governo si atterrà all’ordinanza del tribunale e ha preso provvedimenti immediati in tal senso, ma intende difendere con forza l’ordine esecutivo” con cui è stato disposto il divieto, si legge in una nota in cui si assicura che il segretario al Commercio, Wilbur Ross, continuerà a lavorare affinché sia attuata la decisione del presidente.

TikTok, la app di condivisione di video nel mirino delle preoccupazioni dell’amministrazione Usa sulla sicurezza dei dati, esprime soddisfazione per la sentenza che ha bloccato il divieto di download dagli app store statunitensi. “Siamo felici che la Corte si sia detta d’accordo con i nostri argomenti legali”, ha commentato TikTok, promettendo di continuare a difendere i propri interessi e quelli degli utenti, e assicurando che continuerà il dialogo con l’amministrazione Usa “per trasformare la nostra proposta, a cui il presidente ha dato la sua approvazione preliminare lo scorso fine settimana, in un accordo” con i gruppi Oracle e Walmart, che possa salvare il gruppo dalla cessione delle proprie attività negli Stati Uniti. 

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