La manager di Joe Biden attacca Facebook: "Danneggia la democrazia"
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La manager di Joe Biden attacca Facebook: "Danneggia la democrazia"

Jen O'Malley Dillon critica Mark Zuckerberg per non aver rimosso dei video in cui Trump diffondeva informazioni false

Jen O'Malley Dillon
Jen O'Malley Dillon
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29 Settembre 2020 - 16.32


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La responsabile della campagna di Joe Biden, Jen O’Malley Dillon, ha mandato un messaggio al Ceo di Facebook Mark Zuckerberg, criticando aspramente la società per non aver agito – come avevano promesso – in conformità all’impegno di voler proteggere la democrazia negli Stati Uniti combattendo la disinformazione sulle elezioni presidenziali del 2020.
In particolare la O’Malley Dillon, nella lettera ottenuta da Axios, menziona un recente video pubblicato sulla pagina Facebook della campagna Trump, dove Donald Trump, Jr. afferma senza prove che gli oppositori di suo padre hanno un piano “per aggiungere milioni di schede fraudolente che possono annullare il voto e ribaltare le elezioni”.
Facebook ha aggiunto un’etichetta al video che recita “Il voto per posta ha una lunga storia di affidabilità negli Stati Uniti e lo stesso accadrà quest’anno”, e ha messo un link al Bipartisan Policy Center per le informazioni sul voto. Per la campagna di Biden non basta: il video va rimosso. “Nessuna azienda che si consideri una forza del bene in democrazia permetterebbe che questo pericoloso incitamento si diffonda a milioni di persone”, ha dichiarato la O’Malley Dillon.
Jen O’Malley Dillon ha criticato Facebook anche per aver mantenuto i post del presidente in cui incoraggiava i suoi seguaci a tentare di votare al loro seggio elettorale anche se hanno presentato già il voto per corrispondenza, a meno che non si possa dimostrare che la scheda sia stata conteggiata.
Dopo che Trump ha chiesto ai residenti della Carolina del Nord di intraprendere questa azione, i funzionari dello stato hanno detto agli elettori che è illegale votare due volte e che presentarsi alle urne il giorno delle elezioni se avessero già presentato una scheda elettorale per posta renderebbe solo le code più lunghe e a rischio di contagio. Facebook e Twitter hanno entrambi messo etichette sui post di Trump, ma non hanno esplicitamente affermato l’illegalità del voto due volte.

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